Illuminazione architetturale: un po’ di storia per capire come scolpire con la luce

illuminazione architetturale

Quando si sente parlare di illuminazione architetturale si pensa immediatamente a dei famosi edifici storici valorizzati da fasci di luce e da progetti unici.

Del resto, con la luce è possibile scolpire, creare giochi di luci e ombre ed esaltare delle strutture storiche che, in questo modo, acquisteranno ancora più fascino. Facciamo il punto e raccontiamo un po’ di storia dell’illuminazione architetturale.

Storia dell’illuminazione architetturale: i migliori esempi

Se si parla di luce e di light design non si può non citare il nome di coloro i quali hanno posto l’accento su questo argomento. Tra i primi progetti da prendere in considerazione c’è “Illuminare il percorso dei Gonzaga”, risalente a ben 19 anni fa. Il progetto in questione è stato messo a punto a Mantova e ha avuto lo scopo di illuminare alcuni degli edifici più belli della città. Nello specifico, si tratta del cosiddetto percorso gonzaghesco.

Il lavoro si contraddistingue per essere, come detto, uno dei primi in assoluto ad aver sfruttato un gioco di luci per abbellire e valorizzare dei monumenti. L’effetto finale è stupefacente ed è stato eseguito grazie all’unione di fasci luminosi resa possibile da proiettori di piccole dimensioni. L’effetto creato è, senza dubbio, bellissimo tanto che ancora oggi il progetto è preso come esempio per molti altri lavori di valorizzazione attraverso la luce.

Ma non solo: se si va alla ricerca di esempi di illuminazione di edifici storici non si può non citare delle altre opere di light design sparse per il mondo. Facendo un salto a Budapest, ad esempio, si può ammirare il progetto di illuminazione di Palazzo Klotild, un simbolo della città ungherese e di illuminazione architetturale.

Si tratta di un palazzo dell’800 che è stato sapientemente valorizzato attraverso un progetto di illuminazione che ha visto la proiezione sulla facciata di fasci di luce diversi, finalizzati ad abbellire il prospetto.

Questi sono solo alcuni degli esempi che possono essere fatti e che fanno capire che si tratta di un aspetto da prendere decisamente in considerazione. Questo vale, naturalmente, non solo per edifici storici, ma anche per palazzi di vario genere.

Tra gli altri nomi che vanno citati e che hanno fatto la storia dell’illuminazione architetturale non si possono citare alcuni degli studi più importanti. Si tratta di iGuzzini, ad esempio, di Disano e Targetti e così via. Questi sono solo alcuni dei portavoce dell’illuminazione architetturale.

Perché scegliere la luce per costruire un effetto di design

Se ci si domanda perché scegliere la luce per creare dei giochi in grado di abbellire spazi esterni, ma anche interni, si devono fare delle precisazioni. Grazie a progetti di questo tipo, infatti, è possibile andare a rimodulare spazi con ombre e luci, è possibile valorizzare gli esterni e molto altro ancora. Si tratta di lavori che richiedono professionalità e che, se ben fatti, possono dare dei risultati mozzafiato. Al contempo, si possono scolpire i volumi di stanze ed esterni, si possono illuminare i punti di forza e nascondere quelli deboli e così via.

Quando si parla di design, quindi, è impossibile non prendere in considerazione anche questo aspetto che potrebbe sembrare secondario ma che, invece, potrebbe dare nuova luce a ogni tipo di edificio, sia all’interno che all’esterno dello stesso. Progetti di illuminazione architetturale, quindi, sono da prendere in considerazione quando si desidera rendere più bello un palazzo, una struttura, una casa. Affidarsi a dei professionisti, come detto, è importante per avere il miglior progetto possibile per le proprie esigenze.