Arredamento interni 2018: la casa prende vita

Scoprire gli scenari che caratterizzeranno il 2018 per l’arredamento di interni può offrire spunti interessanti a chi ha voglia di rinnovare il proprio appartamento. Uno dei trend dominanti delle soluzioni abitative del futuro sarà improntato alla filosofia slow: non solo rallentare, ma anche semplificare, per fare in modo che il tempo trascorso in casa possa essere assaporato e goduto. Hygge è il nome della filosofia del benessere proveniente dalla Danimarca che offre l’opportunità di raggiungere l’apice della serenità tra le mura domestiche. Lo scopo è quello di trovare una perfetta armonia in tutto quello che ci circonda: e per raggiungere questo traguardo è indispensabile sbarazzarsi di ciò di cui non si ha bisogno.

I materiali naturali

La spinta verso la semplificazione fa sì che anche i mobili design siano realizzati con materiali naturali: non solo il tradizionale legno, che pure è in grado di rilassare con le sue venature a vista e con le sue sfumature, ma anche il rame, un metallo caldo e accogliente. Il consiglio degli esperti è quello di acquistare e tenere con sé unicamente oggetti, accessori e vestiti in grado di regalare esperienze viscerali, e cioè capaci di coinvolgere i sensi a 360 gradi. Un esempio sintomatico è quello del velluto, un tessuto che è piacevole sia per la vista che per il tatto: vale la pena di sceglierlo per i rivestimenti di poltrone e divani in soggiorno, ma anche per i cuscini in camera da letto, dove può essere messo in risalto da lenzuola in fibre naturali. Per ciò che concerne i colori, con una palette di tonalità neutre si può beneficiare di uno spirito rassicurante che non fa mai male.

Un angolo di solitudine

Avendone la possibilità, si può ipotizzare di organizzare il proprio appartamento in modo tale da ricavarvi un angolo in cui isolarsi: come si suol dire, staccare la spina, e quindi mettere da parte tutte le preoccupazioni della quotidianità e tutte le ansie della vita di tutti i giorni. Insomma, in questo angolo non ci sarà posto per la televisione, per il computer o per il telefono: saranno sufficienti una chaise longue o una scrivania utile per leggere il giornale, per costruire un modellino o per dedicarsi al proprio hobby prediletto.

Gli spazi multitasking

La filosofia del multitasking ha, ormai, invaso la nostra esistenza quotidiana: guardiamo un film mentre chattiamo e cuciniamo, lavoriamo mentre ascoltiamo la musica e chiacchieriamo con il nostro vicino di scrivania. Perché, allora, non rendere multitasking anche il luogo in cui viviamo? La tendenza è quella di vivere in spazi multifunzione, al fine di assecondare le esigenze e le caratteristiche di stili di vita sempre di più all’insegna del dinamismo. La multifunzionalità, per altro, è anche una necessità, una diretta conseguenza del fatto che viviamo in case sempre più piccole e dobbiamo fare i conti con metrature sempre più ridotte.

Anche per questo motivo, non c’è altra soluzione che concentrarsi unicamente sull’essenziale, capendo ciò che va bene per noi. Insomma, va bene domandarsi quali oggetti sono di moda e quali non lo sono, ma altrettanto utile è capire che cosa ci fa stare bene e che cosa no. Gli spazi minimalisti contribuiscono a porre l’accento su questo approccio, che non è esente da un certo influsso nordico. Qualunque sia il divano che si sceglie, qualunque sia la credenza che si compra, qualunque sia la poltrona su cui ci si siede, lo scopo è dar vita a un’abitazione in cui ci si possa sentire bene e a proprio agio. Se poi in questo contesto si riesce anche a evitare gli sprechi, con rubinetti intelligenti per il bagno, lampadine a led a basso consumo, soffioni che contribuiscono a ridurre i consumi di acqua e sistemi di illuminazione che si spengono quando i locali sono vuoti, beh, è tanto di guadagnato.